La Bambola Brutta (R. Viganò)

Se all’Italia fu risparmiata la dissoluzione territoriale come accadde alla Germania e fu evitato un governo di occupazione militare alleata come fu invece imposto al Giappone, se gli Italiani poterono scegliere se essere monarchia o repubblica e da quali partiti essere governati fu perché ci fu la Resistenza partigiana che riscattò l’onore della Patria dopo vent’anni di dittatura fascista e l’orrore della Seconda Guerra Mondiale. Nella Resistenza un ruolo fondamentale lo ebbero le donne. Ebbero coraggio, molte furono vittime di orribili torture da parte di fascisti e nazisti. Con il loro sacrificio e il loro contributo alla lotta di Liberazione aprirono al strada alla conquista di diritti e parità nella società italiana: il diritto al voto lo Stato di famiglia, divorzio e aborto, lo Statuto dei lavoratori. Tra tante donne della Resistenza, Renata Viganò ha avuto un ruolo fondamentale: lei che fu partigiana a Bologna e poi dedicò la sua vita di scrittrice a raccontare la storie della Resistenza (da La Contessa Delle Valli)
Il progetto “La Bambola Brutta” è opera della Brigata Viganò. Si tratta di cinque studentesse dell’Università di Bologna, prima di tutto amiche unite da principi antifascisti, con il desiderio comune di raccontare la Resistenza, in particolare ai bambini e ai ragazzi.
Chi scrive ha scoperto questo inciampo prezioso per caso, spinto dallo stesso desiderio di raccontare quegli anni, spiegare ai bambini come sia semplice cadere in ingiustizie e prepotenze, di come sia difficile poi uscirne. La Resistenza non è un momento storico è il farsi di una coscienza culturale che non deve essere persa. Scrissi alla Brigata Viganò per capire come avere una copia… mi arrivò una mattina, attraverso un passaggio di mani da Bologna a Milano, come portata dalle staffette. Voglio pensare che siano arrivate fino a me in bicicletta per portarmi questa preziosità
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