Adolescenza – Empatia
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Come sopravvivere a una mamma
Pillole adolescenziali
10 piccoli aneddoti raccontati da una mamma, che possono diventare spunto di riflessione sull’affascinante e complicato rapporto tra genitore e figlio.
Introduzione
Capisci di avere a che fare con un adolescente quanto tu mamma credi di parlare con un alieno, spuntato in casa da poco. Fino all’altro giorno eravate i più intimi confidenti e adesso lo senti parlare, muoversi e arrabbiarsi come un personaggio di una pianeta sconosciuto, apparentemente sicuro di sé, con assoluta certezza di essere mal compreso da adulti a suoi occhi arroganti e saccenti.
Ho deciso di mettere nero su bianco piccoli aneddoti, che ho vissuto da mamma e che spesso mi hanno fatto riflettere sul ruolo difficile e delicato del genitore, ma maggiormente mi hanno “costretta” a fare i conti con la mia traballante sicurezza di madre, che non sempre mi ha permesso di avere quella giusta via di mezzo nell’affrontare le dinamiche di un adolescente. Ogni piccolo episodio ha una sorta di titolo# affiancato dal sentimento che quell’esperienza mi suggerisce
4) #ilmiomaestro Empatia
<<Perché urli?>>
<<Mamma urlo perché tu non mi ascolti e mi interrompi sempre, non mi fai mai finire un discorso. Dobbiamo trovare un compromesso, io vengo verso di te e tu verso di me. Mi devi dare più libertà. Prova, ogni tanto, a metterti nei miei panni e io provo ad essere un po’ te. Se tu potessi entrare nel mio corpo e nel nella mia testa capiresti tante cose. Io voglio ascoltarti, però tu devi ascoltare me. Io capisco le tue preoccupazioni.>> Silenzio imbarazzante, veritiero. I nostri sguardi feriti si allontanano. Rifletto e cerco di comprendere
di Rosella Smiriglia
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